La mia ricerca è fatta di incidenti, di inciampi, di gite, di intervalli. Il mio lavoro entra ed esce dal letto. Cerco di non fare nulla, fino al punto in cui guardo ciò che ho e provo un modo per complicare la nostra relazione. Mi piacciono i coriandoli perché per farli funzionare devi mandare tutto all'aria. In fondo è solo una questione di punti di vista e probabilmente da un’altra parte sta andando tutto bene. Magari lo stesso sole che ho visto quattro ore fa e che non vedo più, ora fa caldo a te. Mi sono sempre chiesta perché i film fanno piangere e le mostre no. Ho letto che fino all’Ottocento la gente sapeva piangere davanti ai quadri. Quindi, prima dell’avvento delle immagini in movimento. E poi cosa è successo? Vado a farmi una passeggiata: una cosa tra le cose. Come se tutti i giorni della vita dovessero avere un senso.
Serena Vestrucci Milano, 1986. Vive e lavora a Milano, Italia. Dopo la laurea triennale presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, si trasferisce a Venezia, dove nel 2011 vince la residenza-studio presso gli atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa e nel 2013 consegue la laurea magistrale in Progettazione e Produzione delle Arti Visive all'Università IUAV di Venezia. Le sue opere nascono sempre da elementi quotidiani che vengono modificati e rielaborati attraverso un processo tanto manuale quanto concettuale. La materia utilizzata varia dall'uso di make-up, a ritagli di carta, al suono di una goccia d'acqua. Nel 2017 ha vinto la diciottesima edizione del Premio Cairo ed è stata selezionata dal Comune di Milano per la realizzazione di un’opera pubblica permanente del nuovo distretto CityLife. Ha esposto il proprio lavoro in mo- stre personali presso numerose istituzioni tra cui: Galleria d'Arte Moderna, Verona (Sotto Spirito, 2017); Museo Archeologico Antonio Salinas, Palermo (Things become clear after billions of years, a cura di Agata Polizzi, 2017); Marsèlleria Permanent Exhibition, Milano (Ortica, a cura di Paola Tognon, 2016); Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (8 ORE, a cura di THEVIEW Studio, 2015). Tra le mostre collettive si segnalano quelle tenute presso: Istituto Italiano di Cultura, New York (Young Italians 1968-2018, a cura di Ilaria Bernardi, organizzata da Magazzino Italian Art, 2018); Istituto Italiano di Cultura, Lon- dra (Memories Arrested in Space, a cura di ARTUNER, 2018); Museo Santa Maria della Scala, Siena (Il Gemello Cattivo, a cura di Fondazione Malutta, 2018); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (Alchimie. Opere nell'in- contro tra imprese e arte, a cura di Stefano Coletto, 2017); Palazzo Reale, Milano (30 Progetti per il Parco d'Arte Contemporanea, a cura di Roberto Pinto e Sara Dolfi Agostini, 2015); FRISE Künstlerhaus, Amburgo (Un'idea brillante, 2014); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (Così accadde, a cura di João Laia, Kim Nguyen, Marina Noronha e coordinata da Gaia Tedone, 2014); Galleria d’Arte Moderna, Milano (Fuoriclasse, a cura di Luca Cerizza, 2012); Stedelijk Museum, ‘S-Hertogenbosch (BYTS, a cura di Monique Verhulst, 2011). È stata artist-in-residence presso MadeinFilandia, Pieve a Presciano e Penthouse Art Space, Bruxelles (entram- be 2015), Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2013), Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (2011), nKA / ICA, Belgrado (2009).