Bora Baboci, João Freitas, Enej Gala, Albano Hernandez, Mehdi-Georges Lahlou, Mirthe Klück, Leonardo Meoni, Giovanni Oberti, Oscar Abraham Pabón, Eugenia Vanni, Xiao Zhiyu, Francesco Carone
Bora Baboci, Adam Bilardi, Enej Gala, Cecilia Granara, Julien Monnerie, Jessy Razafimandimby, Ambra Viviani
Giulio Delvè, João Freitas, Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Giovanni Oberti, Oscar Abraham Pabón, Namasal Siedlecki, Jamie Sneider, Eugenia Vanni, Xiao Zhiyu
João Freitas, Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Oscar Abraham Pabón, Eugenia Vanni
Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Eugenia Vanni, Serena Vestrucci
Sara Enrico, Helena Hladilovà, Pietro Manzo, Giovanni Oberti
E’ Mein Gebiet l’azione di “auto-reclusione” di cui sarà protagonista l’artista siciliano Luca Cutrufelli (Messina, 1982), che per una notte resterà rinchiuso in una nicchia in mattoni recuperata all’interno della Galleria FuoriCampo di Siena. Un atto artistico che riflette sul concetto di “nicchia” - intesa sia come struttura materiale sia come categoria concettuale - assunta a simbolo dell’isolamento al quale spesso l’arte e l’artista condannano se stessi e diventa critica e auto-critica di un mondo spesso inaccessibile e autoreferenziale.
Non una provocazione fine a se stessa. Ma una riflessione sul mondo dell’arte sui meccanismi che lo animano e l’immagine sfavillante, ma poco aurea che dà di se, tradotta nel gesto estremo dell’artista che si fa opera vivente. Esperienza “di confino e di confine”. L’auto-limitazione temporanea della propria libertà di azione trasforma l’arte in liber-azione, per riflettere sulle dinamiche sociali che generano le forme dell’esclusività nel quale il soggetto si trova calato in maniera più o meno consapevole, combattuto fra l’essere e il dover essere l’aspirazione all’individuazione e la ricerca del proprio spazio di realizzazione in questo mondo si trova così condizionata dalle norme consuetudinarie del gruppo a cui l’individuo appartiene, confinando la sua libertà dentro un certo perimetro.
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