João Freitas, Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Oscar Abraham Pabón, Eugenia Vanni
Mirthe Klück, Marco Andrea Magni, Eugenia Vanni, Serena Vestrucci
Sara Enrico, Helena Hladilovà, Pietro Manzo, Giovanni Oberti
Xiao Zhiyu
Il giallo ha un suo umore e un suo temperamento. È ambivalente e a volte equivoco, ma può dare i suoi frutti. Serve a riscaldare, mettere in evidenza, a classificare, a contrapporre, a distinguere e purtroppo anche a gerarchizzare.
È il colore dell’oro, del limone, dello zafferano. E ancora è luce, calore, fertilità e prosperità nel sole, nel grano, nei cereali, nella frutta, nel miele, nei fiori, nella cera, nella sabbia. Dalla terra argillosa nasce come ocra gialla per diventare e crescere come cedro acido, giallo limone o giallo arancio e matura come tintura attraverso lo zafferano, la guada, la ginestra. Il giallo è estremamente sensibile e si sporca facilmente anche nel suo significato, è stato il colore della bile, della gelosia, delle connotazioni razziali, della ripulsa e del disagio.
Ma è ora di concentrarsi sulle note positive di questo colore a volte buffone e a volte bellissima chioma, che riscalda con la sua presenza e nutre la terra, tinge le vesti e illumina la storia.
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