Talking to the wall

Talking to the walls è il secondo episodio di una trilogia di esposizioni che indaga gli aspetti culturali che definiscono l’arte in termine di origine ed effetti e ha preso avvio con la mostra Talking to the plants alla galleria Martin van Zomeren di Rotterdam.
Il titolo della mostra deriva da un ciclo di conferenze tenute da Jacques Lacan (1901-1982) nella cappella dell’ospedale Sainte-Anne di Parigi tra il 1971 e il 1972, ai cui muri dedica le sue parole, parlando a se stesso. Anche per l’artista venezuelano la relazione con il luogo stimola una riflessione che coinvolge alcuni punti centrali del dibattito estetico e parlare con i muri significa allora interrogarsi su ciò che chiamiamo arte e cultura.
Gli spazi bianchi della galleria e lo stesso impianto architettonico determinano in un certo senso le condizioni e le possibilità espressive dell’opera e del processo artistico, i cui estremi vanno dall’istinto decorativo, l’espressione della coscienza di sè propria anche dell’uomo preistorico, ad una compiutezza priva di ornamenti, manifestazione concreta della coscienza dei tempi.
Le opere di Oscar Pabón in mostra alla galleria Fuoricampo si muovono sul limite di questa ambidromia, alternando interventi site-specific realizzati con pattern che restituiscono una sorta di fregio ma dalla forte carica concettuale, ad opere che esaltano le caratteristiche proprie del materiale la cui valenza estetica è tutta compresa nella struttura che diviene forma e viceversa.